Nel bodybuilding professionale il rapporto fra peso e altezza è regolato in Italia dalla Associazione BBF Italia e a livello internazionale dalla International Federation of BodyBuilding (IFBB).
Se si studiano i grandi campioni del bodybuilding, indipendentemente dalla classe di appartenenza, si notano due cose interessanti. La prima è che il loro peso varia sensibilmente nell’arco dell’anno a seconda che essi siano nella fase di muscolazione (periodo invernale) o nella fase di definizione (periodo primaverile) in preparazione dei concorsi. Per esempio Ronnie Coleman, 8 volte Mister Olympia, è alto 180 cm. Durante i concorsi, dopo una potente dieta di sgrassamento (definizione) pesava 130-135 kg ma raggiungeva 155 kg durante il periodo invernale (fuori concorso). La sua alimentazione era totalmente diversa nei due periodi. Durante il periodo invernale la sua dieta era molto più calorica che nel periodo di definizione.
Durante il periodo di definizione il BMI di Coleman era pari a 40,7 kg/m2. Come noto un BMI pari a 40,7 identifica un soggetto fortemente obeso (obesità di grado III). Ma se guardiamo una foto dell’atleta al concorso di Mr. Olympia del 2009 capiamo subito che l’eccesso di peso non è dovuto ad un eccesso di grasso ma ad eccesso di muscoli. Non conosciamo con esattezza la massa grassa di Coleman in questa foto, ma probabilmente la sua massa grassa non superava il 4,5-5% del peso totale: su 135 kg solo 6-6,7 kg erano grasso!
Il rapporto fra peso e massa grassa nel bodybuilding è assolutamente unico e non possono essere fatti paragoni con nessun altro sport. Ciò che i bodybuilder riescono ad ottenere con diete appropriate ed una intensa integrazione è assolutamente eccezionale. Nel mio studio non ammetto l’uso di sostanze dopanti!