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Studio di Dietetica & Nutrizione Applicata

Via del Foro, 19 Cassino (Fr)

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martedi: 16:30 - 21:00

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I maratoneti ed i mezzofondisti sono fra gli atleti più magri in assoluto. Come è noto la maratona è percorsa su una distanza fissa di 42 km e 195 m. E’ facile intuire che se un maratoneta pesa 2 kg in più del necessario dovrà trascinarsi questa massa aggiuntiva per tutti i 42 km. Ciò non solo comporta un maggiore dispendio di energia ma lo rallenta nella corsa.

Per questa semplice ragione la nutrizione dei maratoneti è una delle imprese più ardue. Il maratoneta deve essere il più magro possibile ma non tanto magro da fargli perdere muscolatura (che gli serve per correre). In altre parole il maratoneta deve essere asciugato di tutto il grasso possibile senza intaccare la sua massa muscolare.

Dennis Kimetto, detentore del miglior tempo mai raggiunto, ottenuto nel 2014 a Berlino, percorse i 42,195 km alla media di 20,5 km/h. Il suo peso era di 55 kg per un’altezza di 171 cm. Il suo BMI era di 18,8 kg/m2. La sua massa grassa si aggirava intorno al 7-8%.

Gli stessi valori di massa grassa si registrano in altri grandi maratoneti, come Ronaldo da Costa e Eliud Kipchoge. Come in tutti gli sport, anche in questo caso la massa grassa è maggiore nelle donne: Florence Kiplagat, vincitrice di nuemrose medaglie d’oro, ha una massa grassa intorno all’11%.

Quando inizio a seguire un atleta che si dedica al mezzofondo o alla maratona mi accerto che la sua massa grassa sia compresa fra il 65 e l’8% se uomini e fra il 105 ed il 12% se donne. La dieta di questi atleti è molto complessa, perché le calorie fornite sono tante in conseguenza degli allenamenti estenuanti, ma la quota di grasso deve rimanere stabilmente bassa nel tempo.