Nutrizionista sportivo vegano esperto in Ciclismo, Bodybuilding, Nuoto, Basket prepara diete personalizzate solo con alimenti vegani
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L’atleta vegano che escluda dalla dieta tutti gli esseri viventi ed i loro derivati (latte, uova, burro, miele, pappa reale etc), pone al nutrizionista sportivo notevoli difficoltà operative. Talvolta si legge che l’alimentazione dei vegani sportivi può essere “normalizzata” utilizzando alcuni integratori alimentari specifici per vegani. In realtà la cosa è più complessa, sia perché gli atleti vegani spesso rifiutano l’integrazione, sia perché l’ammontare calorico e la ripartizione delle calorie risulterebbero comunque complessi da gestire. È difficile preparare una dieta per un nuotatore vegano da 3.500 calorie con un 25% di proteine escludendo alimenti derivati dal latte, carne, pesce, uova, miele, pappa reale.
La dieta per il bodybuilder vegano è pressochè impossibile, così come lo è per la maggior parte degli sport di potenza.
Seguo ciclisti vegani che raggiungono buone prestazioni solo attraverso l’uso di supplementi alimentari appositamente preparati per integrare l’assenza di carne, uova e derivati del latte.
Personalmente ritengo che un atleta vegano amatoriale possa praticare tutte le discipline sportive senza rischi per la salute. Tuttavia, è mia opinione che il vegano possa diventare un atleta di elite solo in pochi sport che non richiedono ne potenza fisica ne grande capacità aerobica. Un atleta vegano può per esempio eccellere nel fioretto, nel tiro con l’arco, nel tiro a piattello o nel ping-pong.
Per contro é molto difficile per i maratoneti vegani ottenere buoni risultati ed è praticamente impossibile vincere gare per un bodybuilder vegano. L’alimentazione dei bodybuilding vegani è insufficiente già in partenza perché è troppo carente di alimenti proteici così come l’alimentazione per ciclisti vegani e l’alimentazione per nuotatori vegani. In sintesi la dieta per vegani sportivi professionisti non sarà mai completa.
Nutrizione sportiva nel vegano
Il ruolo del nutrizionista sportivo nella elaborazione di diete vegane per atleti di elevato livello diventa estremamente complesso. Per alcuni sport (es. bodybuilding) si tratta di missione impossibile. L’alimentazione vegana prevede solo cereali (pane, pasta, riso, orzo, farro, kamuth, segale), tuberi (patate, carote, manioca etc), legumi, verdure, frutta (fresca e secca) ed olii (di oliva, di cocco, di mais etc). Nonostante vi siano difensori dell’alimentazione vegana nello sport, vi sono numerose e valide prove scientifiche per sconsigliare vivamente la dieta vegana non solo agli atleti professionisti ma anche ai bambini, alle donne gravide o in allattamento (Venderley AM 2006).
Dieta vegana, sport e deficit di proteine
Purtroppo, l’esclusione di carne, pesce, uova, latte e derivati può essere solo in parte reintegrata con una dieta attentamente elaborata da un nutrizionista sportivo esperto in diete vegane. Le proteine della carne, del pesce, delle uova e dei caseari possono essere sostituite dalle proteine vegetali provenienti dai legumi, in particolare dalla soia. Tuttavia se un nuotatore agonista del peso di 75 kg richiede 1,5 g di proteine per kg di peso corporeo, quindi 112 g di proteine al giorno, dovrebbe assumere quasi 1 kg al giorno di cerali e legumi per soddisfare le sue esigenze proteiche. Un kg di cereali e legumi corrisponde a circa 3.500 Calorie al giorno. Una quantità enorme di calorie che potrebbe essere superiore al suo fabbisogno calorico. Questo piccolo esempio ci fa comprendere come sia difficile preparare una dieta equilibrata nello sportivo vegano.
Alimentazione vegana e deficit di amminoacidi essenziali
Negli adulti gli amminoacidi essenziali sono 8. Questi sono contenuti in quantità abbondanti proprio negli alimenti esclusi dall’alimentazione vegana (carni, pesce, uova, latte, formaggi). È possibile riuscire a introitare grandi quantità di questi amminoacidi solo mangiando una grande varietà di legumi, in particolare la soia. Anche in questa evenienza, il rischio di carenza di amminoacidi essenziali rimane elevato.
Dieta vegana e deficit di micronutrienti
Se l’alimentazione vegetariana presenta un certo rischio di carenza di Ferro, vitamine e sostanze traccia, come Iodio, Zinco e Selenio, con la dieta vegana questo rischio diventa molto maggiore. Molti nutrizionisti suggeriscono di utilizzare il burro di arachidi insieme all’olio extravergine di oliva per bilanciare il mancato introito dei derivati del latte e delle uova. Ma le cose stanno così? Facciamo un confronto fra burro del latte, burro di arachidi e uova: come si vede la vitamina A è presente solo nel burro di latte e nell’uovo ma non nel burro di arachidi, che pure è un alimento oggettivamente molto ricco di nutrienti (tabella 1).
Tabella 1. Valori nutrizionali del burro di latte rispetto al burro di arachidi ed alle uova (dati da http://www.valori-alimenti.com e http://nut.entecra.it).Nutriente | Burro del latte (valori x100g) | Burro di arachidi (valori x 100g) | Uovo (valori x 100g) |
Grassi | 81,1g | 49,94g | 8,7g |
X | X | X | X |
Carboidrati | 0,06g | 21,57g | Tracce |
Proteine | 0,85g | 24,6g | 12,4g |
Fibra | 0,0g | 8g | 0,0 |
Vitamine | |||
Vitamina A | 671mcg | 0,0mcg | 225mcg |
Vitamina B1 | 0,005mg | 0,106mg | 0,09mg |
Vitamina B2 | 0,034mg | 0,111mg | 0,3mg |
Vitamina B3 | 0,042mg | 13,69 mg | 0,1mg |
Vitamina B5 | 0,11mg | 0,11mg | - |
Vitamina B6 | 0,003mg | 0,003mg | - |
Acido folico (B9) | 0,0mcg | 3,0mcg | - |
Vitamina B12 | 0,0mcg | 0,17mcg | - |
Vitamina D3 | 1,5mcg | 1,5mcg | - |
Vitamina E | 2,32mcg | 2,32mg | 1,05mg |
Vitamina K | 7mcg | 7,0mcg | - |
Sali e altri micronutrienti | |||
Calcio | 24mg | 45mg | 48mg |
Fosforo | 24mg | 319mg | 210mg |
Potassio | 24mg | 745mg | 133mg |
Ferro | 0,02mg | 1,9mg | 1,5mg |
Magnesio | 2mg | 160mg | 13mg |
Zinco | 0,09m | 2,79mg | 1,2mg |
Rame | 0,0mg | 0,57mg | 0,06mg |
Selenio | 1mcg | 8,2mcg | 13mg |
Beta-carotene | 158mcg | 0mcg | 5,8 |
Nelle diete vegane per gli sportivi possono manifestarsi varie carenze nutrizionali e, per alcuni sport, per esempio il bodybuiding ed il sollevamento pesi esse diventano difficilmente praticabili sia per l’elevato apporto proteico che si richiede in queste discipline sia per la difficoltà di raggiungere i livelli calorici necessari senza eccedere in carboidrati. Numerosi studi hanno inoltre provato che già nelle diete vegetariane i depositi muscolari di creatina si riducono rispetto ad una dieta onnivora, con ulteriore riduzione se la dieta è vegana.
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