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Studio di Dietetica & Nutrizione Applicata

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Diete sportive per celiaci. Cosa consiglia il nutrizionista sportivo per atleti con disturbo della celiachia. Ciclismo, Nuoto, Bodybuilging e Basket.

preparazione diete per atleti con intolleranza al glutine

diete per celiaci sportivi

La nutrizione dell’atleta celiaco presenta maggiori complessità rispetto all’atleta sano, ma se l'intolleranza al glutine è correttamente gestita, il ciclista celiaco, il nuotatore celiaco e il bodybuilder celiaco possono ottenere le stesse prestazioni del soggetto sano.
Per celiachia si intende una malattia autoimmune scatenata dalla presenza di glutine negli alimenti. Il glutine è una proteina presente nei seguenti cereali: frumento, orzo, farro, kamut, segale, spelta, couscous e seitan. Il grano saraceno e l’avena sono invece esenti da glutine, salvo che non siano stati contaminati durante la lavorazione. Il glutine eventualmente ingerito con questi alimenti, induce la produzione di anticorpi contro la mucosa intestinale.
Il bravo nutrizionista celiaco deve essere in grado di fornire all’atleta con celiachia un’alimentazione senza glutine ma ugualmente ricca di vitamine, sali minerali ed antiossidanti. Negli atleti celiaci professionisti può essere necessario l’uso di integratori contenenti vitamina D, calcio e vitamine del gruppo B.

La celiachia può comparire in qualunque periodo della vita, da qualche settimana dopo la nascita sino all’età avanzata. Le cause non sono note. La terapia consiste nella sottrazione totale del glutine dall’alimentazione. L'atelta con celiachia diventa del tutto normale dopo 6-12 mesi dall’eliminazione completa del glutine dalla dieta. Nel mio studio seguo con successo nuotatori celiaci professionisti, ciclisti celiaci e bodybuilder celiaci amatoriali.

Intolleranza al glutine: il nutrizionista sportivo esperto in celiachia

L’atleta agonista affetto da celiachia deve affidarsi ad un nutrizionista sportivo che sia anche esperto in celiachia ed intolleranze alimentari. In presenza di un atleta celiaco, verifico subito tre cose:

1) che il suo peso sia ottimale per lo sport praticato;
2) che la sua dieta sia realmente priva di glutine, per cui faccio eseguire il test per la ricerca degli anticorpi anti-transglutaminasi tissutale umana (tTGA), sia di classe IgA che di classe IgG;
3) che non vi siano carenze di vitamine e Ferro, per cui faccio eseguire gli opportuni dosaggi di laboratorio.

Personalmente, in accordo con le Linee Guida del Ministero della Salute e con il medico di famiglia, faccio ripetere i dosaggi di cui ai punti (2) e (3) ogni anno. Successivamente procedo alla preparazione di una dieta priva di glutine sulla base del fabbisogno calorico dell’atleta. Stabilita la quantità di energia da fornire ogni giorno, come per qualunque altra dieta inizio dall’apporto proteico. Nei celiaci tendo a fornire almeno 1,2 g al giorno di proteine per kg di peso corporeo, salvo fabbisogni maggiori negli sport di potenza. Passo quindi ai carboidrati, in misura pari al 55-60% delle calorie totali: quindi per una dieta da 3.000 calorie al giorno, inserisco carboidrati per 1650-1.800 calorie al giorno (circa 460 g). Ciò che rimane per arrivare alle 3.000 calorie prefissate sarà costituito da lipidi (olio extravergine di oliva, noci, pesce azzurro, etc).
Prese queste precauzioni, l’atleta celiaco è capace delle stesse performance di qualunque altro atleta, come dimostrano gli eccellenti risultati della nuotatrice olimpionica Dana Whitney Vollmer, del grande tennista serbo Novak Dokovic o del campione mondiale di rugby Martin Castrogiovanni.

Dott. Paride Iannella nutrizionista sportivo PRENOTA
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